Emozioni a non finire nello spettacolo “Nata il 21 marzo” portato in scena dalla’ Associazione Culturale Astrolabio di Sinalunga in occasione della settimana foianese Saperi e Sapori. Del resto l’ispirazione c’era tutta: la vita di Alda Merini, grande poetessa del ‘900, in un percorso sospeso tra dolore e gioia, vita reale e poesia. La rappresentazione ha permesso di affrontare il tema della salute mentale questione sociale a stento affrontata con l’ integrazione e la solidarietà, soprattutto nel passato. Non meno importante la delicata questione femminile dolorosamente incarnata dalla fragile e audace poetessa a cui con rapida leggerezza si è affibbiato lo stigma di folle, isterica, malata mentale. Le bravissime attici della Valdichiana, sapientemente accompagnate dalla regista Anna Ianunzio, in un alternarsi di voci e canzoni, hanno esplorato la vocazione poetica della Merini, che esplode letteralmente all’interno del manicomio, alla ricerca spasmodica di un amore sincero, della risoluzione di nodi familiari, in un racconto biografico surreale, di forte impatto emotivo che scuote inevitabilmente la platea. La location poi è stata fondamentale: la Galleria Furio del Furia di Foiano, in antichità un carcere, luogo del dolore, ha avvolto le attrici in una vibrante energia di disperazione; da quelle mura facevano eco alle voci delle attrici/donne in manicomio, le voci strazianti dei carcerati che in passato qui soffrivano pene infernali.
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