Dici Siena dici Palio, ma non solo: direi anche arte a non finire. Entusiasmante l’itinerario Patrimoniale proposto dalla Fondazione Musei Senesi in concomitanza delle prossime ricorrenze del conferimento Unesco. In un programma che sempre si rinnova, è stata offerta ad un pubblico selezionato di amanti del bello, una passeggiata potremmo dire “a regola d’arte” in cui monumenti, poesie, ricordi e ricette storiche si sono passati il testimone con grande armonia. Sì, infatti il testimone c’era nelle sembianze di una lampada, a simboleggiare il faro di luce che deve guidare il nostro spirito verso la pace e l’amore.
Per l’occasione ci ha accolto l’esperta d’arte Ilenia alla meravigliosa chiesa barocca di San Raimondo al Refugio: voluta da Aurelio Chigi, il luogo in cui Sano di Pietro e Iacopo della Quercia fanno bella mostra di sé, affianca l’antico convitto dei Conservatori Riuniti, nato per accogliere le fanciulle di nobili famiglie cadute in disgrazia con l’avvento dei Medici a Siena. Lo spirito dell’istituzione, oggi Fondazione è rimasto: vengono accolti giovani, maschi e femmine, di paesi rifugiati, artisti a lavoro nel senese e giovani che cercano un luogo nato per la formazione giovanile in città.
Sempre nello spirito del conferimento Unesco, le soste nelle varie location, intervallate da poesie e splendide passeggiate hanno dimostrato una dedizione alla conservazione, un’ inventiva tutta senese propria di una città che ha adattato l’intero disegno della struttura urbana a formare un tutt’uno con il circostante paesaggio culturale.
Di nuovo la famiglia Chigi riappare sulla via aprendoci le porte della propria casa, il nobile Palazzo Chigi Zondadari. Qui Ludovica, con la sua grazia, ci ha condotto nelle splendide sale affacciate sul Campo contaminate dalla mostra dell’artista Ucraina Zhanna Kadyrova (fino all'8-12-2024), Devil of Comparison. Infiltrata tra le realtà artistiche della residenza, si snoda una serie opere ispirate alla guerra in corso, fotografie, installazioni, che scioccano il visitatore per la loro immediata crudezza invitando ad una sincera riflessione. emblematica l’ormai nota serie “Palianytsia” pani in pietra, pane per poveri e ricchi, diritto inalienabile, portatore di salvezza.
Hanno aiutato ad entrare in questo spirito le splendide poesie recitate da studenti, guide e operatori museali che si sono alternati lungo la via arricchendo di pathos gentile ogni angolo, compreso i gradini delle Logge del Papa. Siamo passati in pochi metri dal medioevo al rinascimento, dal gotico al barocco, stili tutti interpretati elegantemente da Siena.
Ha concluso il circuito di trekking urbano la Maesta di Simone Martini a Palazzo Pubblico sapientemente spiegata dalla guida Alessio. Qui ci siamo trovati davanti ad una testimonianza eclatante del genio creativo senese che esprime al meglio la capacità artistica ed estetica dell’uomo allattato dalla Lupa Capitolina, dal medioevo simbolo di Siena, assurta quasi a nuova Roma.
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