Cacciari a Librorcia

Homo Technicus, abile a artificioso in una spinta tecnologica fantascientifica, tra intelligenza artificiale e studi sul genoma: rischi, delusioni tra possibilità inedite di sviluppo e distruzione etica. Questo il tema della piacevolissima Lectio Magistralis del Prof. Massimo Cacciari in uno dei salotti più belli della val d’Orcia, Bagno Vignoni. La cornice un luogo di grande charme, l’Hotel Posta Marcucci lievemente ricoperto dalla patina del tempo che nel complesso lo rende un luogo dello spirito, della cultura e del benessere.
L’occasione la presentazione delll’ultima fatica del Prof. Massimo Cacciari, Metafisica Concreta edizioni Adelphi, nel contesto del prossimo festival I colori del Libro XV edizione all’interno di toscanalibri.it e del salotto Librorcia di Simone Gallorini, egli stesso patrimonio di queste campagne.
La presentazione parte dall’introduzione dell’Homo Technicus,  talmente abile nel progettare e disegnare i propri obiettivi in modo scientifico da fremere all’interno di comuni limiti etici. Gli unici limiti che si pone il moderno Homo sono i limiti di natura economica che influenzano la fattibilità del progetto. Cacciari si interrga come molti suoi colleghi scienziati e filosofi sull’opportunità di tale modus operandi. In particolare se tale sviluppo si applica a questioni urgenti quali l’IA,(Intelligenza Artificiale) e l’Editing Genomico.

Una traccia di inquietudine nell’invito alla riflessione di Cacciari che ha incalzato il pubblico appassionato su questioni spinose quali gli sviluppi seriamente rischiosi, le sfide etiche, la possibilità per gruppi privilegiati di scegliere cosa fare della propria ereditarietà o di depauperare la forza lavoro umana a favore della tecnologia.  Il rischio c’è ed è sempre quello, cioè che il patrimonio di conoscenze sia in possesso di lobby della finanza, della politica o dell’esercito. Del resto, si è ricordato come già il potere Nazista si era spinto oltre ogni limite nelle sperimentazioni in materia raziale. Sono altresì leciti gli interrogativi sull’accessibilità delle ricerche sulla salute, sul consenso largamente espresso, sulla trasparenza e legalità delle operazioni.
L’approccio filosofico di Cacciare appare oggi quanto più urgente nel suscitare non solo interrogativi ma soprattutto stimolare normative e politiche  a livello nazionale e internazionale, per governare in modo appropriato l’applicazione dell’IA e l’evoluzione dell’Editing del Genoma Umano.
Altro interrogativo che ci si è posti in Val d’Orcia, è quello dei limiti insiti nell’intelligenza artificiale, quali l’assenza di coscienza quel bene astratto, non commercializzabile, in teoria,  dalla libertà irriducibile, che rende ogni essere unico, sacro , irripetibile.
In pratica, tuona con la sua impeccabile flemma Cacciari, è obbligatoria una rigorosa supervisione e una partecipazione pubblica preliminare che deve essere stimolata da un’opinione pubblica vigilante, diffidente, coraggiosa, intelligente insomma.
www.librorcia.com
I colori del Libro a Bagno Vignoni, 6-9 settembre 2024

 

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