Questa è la storia di Niccolò Reale, prossimo ingegnere chimico, giovane dl 26 anni che abbiamo conosciuto nel cenacolo di approfondimento della fede creato a Torrita di Siena dall'amico sacerdote don Andrea Malacarne. Nel locale dell’ex convento, splendidamente restaurato, un folto gruppo di "chianini" si sono ritrovati per approfondire la conoscenza di Niccolò, ragazzo già molto famoso su internet. Si legge di lui nel profilo Instagram Summa Cognito che ha moltissimi follower, tra cui molti sacerdoti e vescovi, tutti appassionati alla sua storia: un’esperienza splendida che sa dell’incredibile, non frutto certo di un magismo, di un miracolo spontaneo bensì di un bellissimo percorso fatto alla luce dell'intelligenza della fede, approfondita, vissuta, sofferta.
Niccolò nasce da una famiglia di padre cattolico e madre protestante; riceve da piccolo il battesimo nella chiesa cattolica ma alla separazione dei genitori viene affidato alle cure amorevoli della madre che lo avvia sapientemente alla religione protestante. Come in ogni uomo, la figura materna è fondamentale e anche qui: la madre l'ha nutrito a pane e a Parola di Dio con grande amore gli ha insegnato la Bibbia, gli ha spiegato le scritture e in questo i fratelli protestanti sono incomparabili basando solo ed esclusivamente sulla Bibbia il proprio cammino di salvezza in unione a Cristo.
Bene come tutti i giovani Niccolò ci racconta di una crisi adolescenziale che l'ha portato verso l'ateismo e anche ad una ribellione violenta, tinta anche di bestemmie, come lui umilmente confessa. Grazie alla vicinanza degli amici della chiesa Protestante e certamente anche alle preghiere della madre, per lui una rediviva Santa Monica, Niccolò ha ricevuto da un gruppo di amici quello che ci si auspica sempre in questi casi ossia un incontro fatto di ascolto amorevole, paziente, non giudicante in cui egli per la prima volta non si è sentito corretto ma ha aperto il proprio cuore: protagonista l'amico Cristian che sarà per sempre un suo compagno nella vita di fede e nella gioventù spensierata.
Niccolò, forte di questo colloquio, riprende la propria vita ma con un anelito profondo che gli fa gridare “Dio se tu ci sei guidami, io ti voglio conoscere”. Dopodiche incappa, curioso com’è, in un negozio di oggetti usati: nello scaffale polveroso scorge a un euro, il libro Le Confessioni di Sant'Agostino. La sua sete di cultura lo spinge all’acquisto e inizia a leggere; la voglia di conoscenza aumentata e dalle Confessioni passa al commento al Vangelo di San Giovanni, sempre del santo d’Ippona in cui appunto si predica alle persone in crisi con la Fede. Durante questo periodo di approfondimento, la sua curiosità crescente gli fa scoprire un nuovo mondo di rileggere quelle antiche omelie e si affida anche ai padri della Chiesa quali Ignazio Di Antiochia, Irene di Lione, Giustino martire. Da questi autori, il giovane attinge le matrice della fede, entra nel cuore del mondo cattolico e il mondo cattolico entra pure nel suo cuore; Niccolò riabbraccia il Cristo, ma non il Cristo dei fratelli della chiesa Protestante ma il Cristo della grande Chiesa Cattolica. Una chiesa che lo ha sedotto da molti punti di vista ci racconta: nel cattolicesimo egli ha trovato l'unità tra le varie parrocchie, l'amore per la preghiera silenziosa, il gusto per l'adorazione in cui il Corpo di Cristo, Reale come il cognome del giovane Pratese, parla al cuore, lavorandolo lentamente. Nell’Eucarestia siamo alla presenza dell'amore di Dio che nel silenzio, senza luci led o musiche d’effetto, è sempre a disposizione di ogni persona affamata e bisognosa di rigenerare le proprie forze.
La spinta verso la Chiesa Cattolica si fa sempre più vertiginosa; conosce per caso sul treno un sacerdote don Sergio, ma noi sappiamo che nella vita di Fede Il caso non esiste e riesce piano piano ad approfondire con lui dei concetti fondamentali della fede; Con l'appoggio del vescovo di Prato, Giovanni Nerbini, molto affascinato dalla conoscenza di questo venticinquenne per la pateristica, Niccolò è incoraggiato a seguire questo cammino catechistico.
Il 22 di Febbraio, Cattedra Di San Pietro Niccolò riceve i sacramenti proprio nella chiesa di Sant'Agostino, guarda caso, nel centro storico di Prato. Padrino è don Domenico Ariano di Altamura un sacerdote che lo segue online nel profilo Summa Cognito.
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