Professione Wedding Planner
Organizzare un matrimonio, è sempre più un lavoro da professionisti. I tempi moderni, le esigenze lavorative e personali, il desiderio di essere di tendenza o comunque impeccabili nello stile del grande giorno richiede un'interpretazione a 360° di un evento unico nella vita. Mamme, future spose, suocere, di corsa, stressate e a volte in lieve conflitto sono ricordi del passato.
Al Salone Sposi di Arezzo, si è svolto un vero e proprio stage guidato da una seria organizzazione di wedding planner, con filiale aretina "Sposiamo". Wedding Italia ha partecipato al seminario, estrapolando qua e là delle pillole molto utili per il pubblico.
Ecco le dritte per le spose spiegate in modo schematico dal grande Roberto Di Carlo professionista di fama nazionale.
PRIMA FASE
Fissare banchetto e cerimonia perché sono esclusivi: ossia nel giorno prescelto si può celebrare solo un evento!
Non guardare solo alla bellezza degli interni, piscina, parcheggio: ma cerchiamo di capire la distanza dal luogo delle cerimonie. Non costringere gli ospiti a percorrere ore in macchina.
Se troppo distante, gli ospiti arrivano disarticolati al banchetto e durante l'evento cercheranno di abbreviare per tornare a casa.
Qual è il nostro obbiettivo?
Tutti dovrebbero richiamarvi il giorno dopo per ringraziarvi.
"Signori è finita la festa, andatevene": quando gli sposi, sollecitano il ritorno a casa, questa sì che è stata bella la festa!!!!
Spesso invece, gli ospiti non vedono l'ora dell'arrivo della torta e del caffè.
Perché? Dov'è l'errore?
Spesso gli errori sono proprio nell'architettura dell'evento, che si studia sin dal momento iniziale.
Archittettura del matrimonio: per un matrimonio coordinato, in primis si deve rispettare la personalità degli sposi.
CASE HISTORY
Due sposi che sono due Harleysti: stile sportivo casual, pelle, borchie, bandane ecc.
Vedresti i due dentro un palazzo d'epoca o matrimonio da fiaba?
No! Ognuno di voi ha il proprio contesto che lo rappresenta.
SECONDA FASE
Dopo aver insividuato data, luogo e location, occorre pensare al mangiare e fiori
L'abito da sposa, l'acconciatura sono ricordi più eterei. Si ricordano bene, invece: "si è mangiato bene, la chiesa era bellissima".
Prima pensare al contesto architettonico e poi come arredarlo, alla scenografia adeguata.
Mangiare: qualcosa che gli ospiti si portano via come ricordo più pressante SIAMO ITALIANI.
Qual è il nostro obbiettivo?
Far ricordare la bellezza della giornata più che il cibo: l'emotività di quella giornata. Anche se il cibo non è stato eccellente.
TERZA FASE
Progetto coordinato con un FIL ROUGE. Quando un matrimonio è coordinato bene nessuno se ne accorge. Quando un matrimonio è scoordinato tutti se ne accorgono. Siamo tutti abituati al bello. Non costruite progetti banali, ma fate in modo che non sia stonato rispetto a chi siete e al racconto che volete dare.
COSA FA UN BRAVO WEDDING PLANNER?
ORECCHIO: ascoltare gli sposi interpretando i loro desideri.
ESERCIZO: pensare a un colore ROMANTICO MODERNO INFORMALE
rappresentiamo mondi diversi.
Non date per scontato che quello che volete voi lo voglia anche il partner.
CASE HISTORY
Marco e Simona: siciliano e torinese. Matrimonio di rappresentanza.
Come primo step creiamo un bozzetto grafico per comunicare con gli sposi.
Duomo di Torino: non strafare e lavorare con total white: romantico etereo leggero. Filamenti color Tiffany.NON SOVRACCARICARE.
180 persone Costo: 40.000 euro
CONSIGLIO: Scegliete contesti dove il matrimonio possa avere rilievo anche in caso di maltempo.
CASE HISTORY:
Rito civile: atto burocratico più cerimonia spirituale. Anche se non si può celebrar eil rito religioso tradizionale, si può creare comunque un memento di grand eemotività. Basta separare il rito civile, burocratico, anticipandolo di due giorni dal momento festoso. Nel nostro caso, gli sposi sono entrate sulle note degli U2. Una loro amica intima e i genitori sono intervenuti. L'emozione è stata al top. Classici abiti da matrimonio
CASE HISTORY
PAOLA E ANDREA. Per il matirimonio hanno scelto una location rurale, con balle di fieno come panche, palloncini colorati, gadgets e tanti colori che sapevano di party di compleanno. Dove sta l'armonia?
PAOLA architetto, fa il clown di corsia. 180 invitati di cui 70 volontari che fanno il suo lavoro.
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