Opus Sacrum Montepulciano

Opus Sacrum

Atmosfere Mistiche

Massimo Scarfagna, artista laziale con dimora nella campagna senese, tra Montepulciano e Cortona, ci guida in un itinerario mistico attraverso la sua installazione, esposta temporaneamente a San Giovanni d'Asso.

Ecco l'opera "La mia Ultima Cena" spiegata dall'autore:

Non ho cercato visi, vestiti, atmosfere bibliche con uomini barbuti, non ho cercato tele per dipingere quello che per secoli moltissimi artisti hanno riprodotto…alcuni bene, altri male.
Niente di quello che ho elencato renderebbe l'ultima Cena come io vorrei o meglio come io la vedo, rappresentazione avvolta in un silenzio tombale, dove un tavolo in cedro -materiale usato per la crocifissione di Cristo - troneggia al centro della navata, circondato da olivi, sorretto da tre gambe di olivo. Sopra di esso vi sono i dodici calici, posati su teli di canapa grezza, non bianca splendente ma opaca.
Vi è un tredicesimo calice che altro non è che quello dell'osservatore, che potrà sedersi su uno sgabello: chiunque lo può fare ed essere partecipe all'opera.

E poi c'è lui, Il Cristo in cipresso, l'ebbero della morte, compagno delle tombe - come un presagio di ciò che attende Cristo-. Anche lui ha il suo calice, non vedo nel suo viso bellezza divina o angelica, ma rassegnazione, spossatezza data da un lungo percorso, quando, conscio della sua fine, lascerà i suoi apostoli, amici, a continuare ciò di cui lui fu maestro.

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