Siena Musica per la Pace

Siena Musica per la Pace

 “Musica per la pace. Siena e Kiev in un unico pentagramma”  memorabile l’evento sostenuto dall’Arcidiocesi di Siena Colle Val d'Elsa con il contributo dell'Opera della Metropolitana e la collaborazione della Fondazione Monte dei Paschi. 
Il concerto presso il Duomo di Siena, ha regalato al pubblico di italiani e stranieri, tra cui molti giovani,  un momento di profonda cultura musicale e fratellanza civile. Musiche affidate musicisti provenienti da ogni parte d’Europa riuniti nella Young Musicians European Orchestra.
Ospite d’onore il Coro dell'Opera Nazionale dell'Ucraina che con grandi forzi  ha continuato a esibirsi anche durante la guerra sotto i bombardamenti come afferma il direttore Bogdan Plish. Una storia travagliata che ha visto molti coristi fuggire all’estero a causa della guerra o addirittura reclutati o subire lutti pesanti. A causa del  grande dolore per molto tempo  è venuta a mancare loro la voce; poi hanno deciso di continuare a riunirsi con dei concerti nel paese e all'estero per testimoniare la verità sui crimini della guerra in Ucraina e anche per invitare il mondo a unirsi con loro in questa lotta per la pace.
Il programma scelto per questa serata speciale  è stata la Petite messe solennelle di Gioacchino Rossini composta nel 1863  cinque anni prima della sua morte ed "ultimo dei miei peccati di vecchiaia”,  come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile. L’opera fu scritta per dodici voci, come dodici gli apostoli nel celebre affresco di Leonardo cui si ispirò Rossini: “Fra i tuoi discepoli ce ne sono alcuni che prendono delle note false! Signore, rassicurati, prometto che non ci saranno Giuda alla mia Cena e che i miei canteranno giusto e con amore le tue lodi e questa piccola composizione che è, purtroppo, l'ultimo peccato mortale della mia vecchiaia.»

La musica purtroppo non costruisce ponti di pace però soprattutto in momenti di dolore porta in sé un significato emotivo molto profondo: infonde speranza, alleggerisce gli animi, profuma di pace e di bellezza. Per questo i coraggiosi coristi di Kiev,  si sono ritrovati  a cantare sotto i bombardamenti o addirittura, durante il blackout cittadino, si sono esibiti al lume delle candele.
 Il concerto senese presso il Duomo, alla vigilia della domenica delle Palme in cui si scambia nel mondo Cristiano Cattolico il ramoscello benedetto dell’ulivo, ha voluto rappresentare un abbraccio corale della città di Siena ai fratelli della martoriata Ucraina. 
Forte emozione allo sventolare della bandiera, saluto del popolo ucraino, rifugiato, accolto dall’Arcidiocesi di Siena.  
La Petite messe solennelle è stata ascoltata in religioso silenzio, in un crescendo di emozioni e accolta nel finale con il consueto scoscio di applausi cui il maestro Lorenzo Donati, direttore del Coro della Cattedrale di siena "Guido Chigi Saracini" è ormai abituato.
Non ci resta che dire come Rossini: «Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta  quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso.»...... 
E la pace, con la fine di tutte le guerre, aggiungeremmo noi.

Valentina Niccolai

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