Calathea convince

Non è facile parlare di teatro anche perché non è questione di improvvisazione bensì di studio, serio, prolungato nel tempo. E’ questo uno degli ingredienti che hanno fatto crescere la promettente direi già affermata Compagnia Teatro Giovani Torrita. Da anni i ragazzi, in una ovvia successione generazionale, si cimentano nello studio di tempi, dizione, portamento nella scena, mimica, ballo e musica affinché l’interpretazione, puntuale come ogni anno al Teatro degli Oscuri, riesca il più convincente possibile. Se poi, il team di tecnici riesce a creare diverse situazioni giostrando abilmente regia,  scenografia, luci, musica il gioco è fatto: ecco spiegato, almeno in parte, il successo dell’ultima messa in scena di quelli della valdichiana, CALATHEA, ogni fiore ha il suo giardino.
Tanti elementi, non ultimo la band dal vivo con composizione di musica e testi originali, hanno contribuito a creare un’immagine visiva che ha piacevolmente emozionato. La storia poi non lasciava dubbi: la voglia di rinascita di una giovane donna alle prese con il glorioso passato della sartoria di famiglia, oberata da anni di polvere e sfortune gestionali. Il coraggio delle due giovani protagoniste, la giovane e pazzerella stilista insieme Margherita Guarnieri “Mina” erede del marchio di famiglia, sapientemente guidate dall’onnipresente Gregorio  hanno portato alla rinascita del laboratorio sartoriale in chiave moderna.
Gli attori, le ballerine, i musicisti sono stati davvero bravissimi! Al talento naturale si è aggiunto la guida di una brava maestra, la regista  Emma, in un testo che ha saputo emozionare in un clima di commedia brillante e leggera  in un crescendo di attesa e di speranza attorno alla piantina di Calathea, appunto che rinasce a vita nuova come la sartoria. Notevole la capacità di montare le scene, uno dei punti forti della commedia, consumando i ridotti metri quadrati di spazio con un montaggio atletico e versatile.
La Compagnia sta crescendo portando con sé giovanissimi talenti in erba, bambini addirittura come la piccolissima protagonista Mina che ha riscaldato il cuore di tutti. Altrettanto giovane il pubblico in sala segno di un’esperienza viva che sa rinnovarsi ogni anno.