Signorelli500

Signorelli500

” Signorelli500- Maestro Luca da Cortona pittore di luce e poesia”
 Fino al 22 Ottobre, Cortona: a 500 anni dalla morte del suo artista più illustre, Cortona lo celebra con una mostra spettacolare.


Luca Signorelli nasce a Cortona nel 1445 e vi muore nel 1523 dove è sepolto,presumibilmente, nella Chiesa di San Francesco. Amante della sua città natale, dove vi fu eletto 12 volte consecutive Priore, Luca Signorelli non ha disdegnato, soprattutto in età giovanile le influenze di altri ambienti culturali. Egli ha infatti alternato periodi di studio e produzione  a Firenze alla corte di Lorenzo il Magnifico con quelli di Urbino presso Federico da Montefeltro. Ha inoltre contaminato Cortona e i dintorni della provincia di Arezzo con opere e studi lasciati in eredità al territorio. Del resto Egli era umanamente un uomo molto avvezzo alle pubbliche relazioni, viandante per motivi artistici, libero nella sua cavalcata errante e per questo ha avuto come committenti papi, nobili, ecclesiastici, confraternite, ricchi privati ecc.
Inizia come allievo di Piero della Francesca e ciò si evince dalla sua ricerca di perfezione nelle proporzioni delle forme e nelle prospettive: mai una sbavatura. Seguace poi di Pollaiolo a Firenze e del Verrocchio abile nello studio dei corpi cadaverici, è nel 1482 che Signorelli approda a Roma a fianco del Perugino negli affreschi della Cappella Sistina. Il pittore umbro influenzerà molto il collega toscano ingentilendone la pennellata ma è a Firenze che il Signorelli soggiornerà più volentieri almeno fino alla morte del Magnifico.
Lasciata Firenze lo vedremo impegnato nei monumentali affreschi di committenza religiosa: Le Storie di San Benedetto nel chiostro dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (1496/1498) che non terminerà lasciando il lavoro al Sodoma per rispondere alla chiamata per l’opera che sarà il suo capolavoro, la terribile Apocalissi nella Cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto (1499-1504) precedentemente affidata al troppo lungo e puntiglioso Fra Angelico. E’ a Luca Signorelli che guarderanno poi Michelangelo e Raffaello, maestro dei grandi maestri del rinascimento.  Gli ultimi due decenni della vita di Luca Signorelli si svolgeranno nella sua amatissima Cortona e a Città di Castello.
Signorelli sarà ospite dei parenti  di famiglia i Vasari in Arezzo e qui incontrò il piccolo Giorgio di 8 anni cui generosamente dettò primi consigli di pittura che il Vasari mai dimenticherà, citandolo poi nella sua opera Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti  “quel buon vecchio, il quale era tutto grazioso”... “la qual memoria di Luca mi starà in eterno fissa nell’animo”.

Se Signorelli è geniale negli affreschi, ugualmente lo è nella pittura su tela e su tavola. Ecco che merita una visita la ben pubblicizzata mostra di Cortona” Signorelli500- Maestro Luca da Cortona pittore di luce e poesia” PROROGATA FINO AL 22 OTTOBRE 2023.

Un gioiello di mostra, molto boutique anche per motivi di assicurazioni internazionali. Le due sale dedicate, riallestite e coibentate per motivi di sicurezza e igiene delle opere, abbracciano in senso proprio il visitatore immergendolo in un crescendo di opere e temi vari, tra luci sapientemente dosate e poesia nell’esposizione. La location è il Maec, presso Palazzo Casali che nulla ha da invidiare al ben più famoso Palazzo Strozzi. Peccato non averlo sfruttato maggiormente per la mostra in corso.

E’ indubbiamente una Mostra da non perdere e difficilissima da ricreare per la disperzione delle opere in tutto il mondo nelle mani di importanti musei e collezionisti privati: dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze al Museo Nazionale Capodimonte di Napoli, dalla Fondation Jacquemart-André di Parigi alla National Gallery di Londra, dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto alla Pinacoteca Comunale di Sansepolcro o ancora dalla National Gallery of Irland di Dublino all’High Museum of Art di Atlanta. Uno sforzo enorme per una prestigiosa ma pur piccola comunità quale è Cortona.
Da non perdere i 6 pezzi raccolti  (dei 7 esistenti) della famosa Pala di Matelica, smembrata rozzamente ma di finezza altissima qui ricomposta con ammirabile cura. E ancora da non perdere la ricchezza iconografica del pittore, il suo sapiente uso dei colori, il suo amore per i dettagli di vita reale resa viva e animata, il risalto dato alla grande Santa di Cortona la umile Margherita che ben si affianca ad una Maddalena soave e bellissima.
Un particolare tragico e umano fino allo spasmo: spesso Signorelli dipinge la Madonna al calvario svenuta, cadente, rotta nel volto e nel movimento: non può non andare il pensiero alla morte del figlio Antonio, anche lui pittore, morto giovanissimo a causa della peste che infuriava a Cortona  e che la leggenda vuole rappresentato nelle carni del Cristo morto.
Il Comune di Cortona ha poi accompagnato il visitatore alla scoperta delle opere in un territorio non molto ampio, una settantina di km circa, percorribili tranquillamente alla ricerca delle opere del maestro molte delle quali inamovibili. Per questo merita un weekend intero nelle Terre di Luca, alla ricerca di quei capolavori nascosti.
Insomma un gioiello di mostra, densa e contenuta insieme, per un colosso di pittore, non conosciuto come dovrebbe.  
Valentina Niccolai

  • Cortona Signorelli500

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  • Palazzo Casali Cortona

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