In Memoria

In Memoria

In Memoria, ma di cosa?


Ha ancora senso vivere il 27 Gennaio come Giornata della Memoria? In fondo gli eventi in scala mondiale, ultima la guerra in Ucraina, dimostrano che non è servito, agli esseri umani,  ricordare eventi luttuosi per evitare il ripetersi di questi eventi. Rassegnarsi a un’idea simile sarebbe terribile ma ugualmente ignorare ciò che è accaduto ormai quasi 80 anni fa è altrettanto pericoloso.

Proprio nel Gennaio del’ 45 arrivarono le truppe sovietiche nel campo di Auschwitz  e da qui il ricordo delle vittime del nazismo, lo sterminio degli ebrei (“Shoah”)  le leggi razziali del 1938 (made in Italy come la Pizza) e il dramma dei deportati nei lager.

Ma non occorre  avere amici ebrei o esserlo per soffrire a tale ricordo. E’ bene ricordarci che ce n’è per tutti! Nei campi furono sterminati oltre 3 milioni di ebrei (che tra fucilati e morti nei ghetti diventano circa 6 milioni), 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici (anche sugli slavi ricade la politica di annientamento), 1 milione di oppositori politici, 500.000 zingari Rom, circa 9.000 omosessuali, 2.250 Testimoni di Geovaoltre a 270.000 morti tra disabili e malati di mente.

E c’era anche la Topf di Wiesbaden, l’azienda industriale che produsse i forni crematori, trasformata dopo il conflitto, ma sotto lo stesso nome, Topfwerke Erfurt VEB con gli stessi vertici aziendali,  Ci ha pensato poi la storia ha sancirne la fine nel ’63 con la bancarotta. Giustizia amara e assai insufficiente. Neanche indolore come molti hanno voluto far credere, ma lenta nel patimento la morte nelle camere a gas inferta tramite lo Zyklon B, composto a base di cianuro prodotto dalla I. G. Farben, colosso dell’industria tedesca specializzata in antiparassitari.

Yakov Vincenko un soldato semplice dell’Armata rossa che ha varcato per primo i cancelli di Auschwitz ricorda: “Nemmeno noi che abbiamo visto ci volevamo credere. Ho sperato per anni di riuscire a dimenticare, poi ho capito che sarebbe stato da complice, da colpevole. Così adesso ricordo, anche se non sono riuscito ancora  a comprendere”.
Questo è quello che farà La Compagnia Teatro Giovani Torrita il prossimo sabato, 28 Gennaio, al Teatro degli Oscuri di Torrita di Siena con lo spettacolo “In Memoria”una produzione del Teatro Golden Actors. Attraverso una miscellanea di autori diversi si ripercorrerà il dramma della soppressione dei diritti umani consumata lo scorso secolo. A dare voce saranno autori quali  Vitaliano Brancati a Pier Paolo Pssolini (Pilade),  Harold Pinter a Bertolt Brecht, Alberto Moravia (Il Dio Kurt) ad Albert Camus,  Primo Levi  Ernesto Rossi. Spettacoli ore 19,30 e 21,30 www.teatrogiovanitorrita.it
 Al Teatro degli Oscuri risuoneranno le voci dell’inferno affinché non finiscano nell’oblio, perché ciò sarebbe come  rendersi complici dell’olocausto. Cancellare la memoria crea,  volutamente o no, il terreno fertile perché i mostri del passato tornino nel nostro futuro.

Valentina Niccolai

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